Il termine "stelle cadenti" è leggermente fuorviante, in quanto lascia pensare che si tratti di stelle che si muovono nel cielo. Al contrario, si tratta di oggetti estremamente più piccoli di una stella e molto più vicini: i frammenti lasciati da una cometa. Quando la terra passa nelle vicinanze dell'orbita di una cometa, le particelle che ne compongono la scia impattano l'atmosfera del nostro pianeta e, disintegrandosi, producono le tanto affascinanti strisce nel cielo.
Pare che le prime osservazioni di questi sciami meteorici siano state compiute dagli astronomi cinesi nel primo secolo d.C. ma la comprensione fisica del fenomeno risale soltanto all'Ottocento. Fu un astronomo italiano, Giovanni Virginio Schiaparelli, a riconoscere, nel 1866, il legame con i frammenti delle comete: in particolare, comprese che a causare le Perseidi è la cometa Swift-Tuttle, che era stata avvistata pochi anni prima, nel luglio del 1862, e che porta i nomi dei suoi due scopritori, Lewis Swift e Horace Parnell Tuttle.
Il nome Perseidi è dovuto al fatto che le scie sembrano tutte provenire da un punto, detto radiante, che si trova in prossimità della costellazione di Perseo, come mostra l'immagine. Un altro famoso sciame meteorico, le Leonidi, ha invece il radiante nella costellazione del Leone; particolarmente spettacolari, le Leonidi sono visibili ogni anno verso la metà di Novembre, quando la Terra passa attraverso l'orbita di un'altra cometa, la Tempel-Tutte.
CLAUDIA MIGNONE
In questa riproduzione del cielo della metà di Agosto 2009 è visibile il radiante delle Perseidi, il punto da cui sembrano originarsi tutte le scie luminose, in prossimità della costellazione di Perseo. Purtroppo la vicinanza della Luna, nella fase di ultimo quarto, ha limitato la spettacolarità dell'evento a causa della sua intensa luminosità. Immagine NASA.
Nessun commento:
Posta un commento