Bilancio di una delicata convivenza dopo Copenaghen
Lo studio dei corpi celesti e della fisica che caratterizza i loro meccanismi di formazione e di evoluzione ha rappresentato un importante campo della ricerca scientifica del XX secolo. La scoperta dei processi fisici che stanno alla base del riscaldamento del nostro Sole – le reazioni nucleari, e quindi indirettamente della superficie terrestre per irraggiamento, ha portato gli scienziati della prima metà del secolo scorso a costruire il tremendo ordigno nucleare. Un migliore e più pacifico impiego di queste tecnologie è stato poi, quello di sfruttare l'energia rilasciata dalle reazioni nucleari per avviare le ormai tanto dibattute e discusse centrali nucleari. Oggigiorno varie analisi e tecnologie sono in fase di sviluppo per ottimizzare l'impiego dei pannelli solari e fotovoltaici ad un uso domestico e per un impiego maggiormente eco-compatibile. Voglio sottolineare quindi con questi esempi che la fisica e l'astrofisica non sono studi lontani dalla società ma anzi sono strettamente correlati allo sviluppo e miglioramento delle nostre condizioni e dei nostri stili di vita.
Diverse ricerche concordano sul fatto che le città in cui viviamo sono sempre più inquinate e piene di anidride carbonica (CO2), l'impiego delle vecchie tecnologie al carbone deve essere rimpiazzato con qualcosa di nuovo e più eco-sostenibile, considerando sopratutto il crescente fabbisogno delle nuove superpotenze, e super-popolate, Cina, India e Brasile.
Penso quindi che ad uno scienziato bisognerebbe dare la possibilità di poter dire la sua, di poter giudicare scelte politiche e governative, e proporre alternative rispetto a quelle principalmente guidate da interessi economici e di mercato fatte dai capi di Governo.
A questo proposito vorrei portare alla luce un episodio recentemente avvenuto durante i giorni del vertice sul clima e riscaldamento globale tenutosi a Copenaghen. Nella capitale danese nei giorni scorsi si sono riuniti centoventi capi di Stato e di Governo, trentamila accreditati, quindicimila delegati e oltre cinquemila giornalisti per discutere, analizzare e capire verso che direzione bisogna tutti insieme muoversi per evitare il continuo aumento di CO2 e il riscaldamento globale al quale siamo tutti soggetti. Varie sono state le personalità e gli scienziati che si sono succeduti sui palchi e in mezzo ai forum di discussione del “Bella Center”. Tra i cosiddetti tecnici interessati a portare il loro contributo vi era anche Luca Tornatore. Luca è un ricercatore in astrofisica presso l'Osservatorio Astronomico di Trieste, è autore di una ventina di pubblicazioni scientifiche di rilevanza internazionale ed era, o meglio è – ahimè – ancora lì a Copenaghen. Luca è stato arrestato il giorno 14 Dicembre, subito dopo aver tenuto un intervento pubblico, con l'accusa di aver lanciato una molotov durante uno scontro tra manifestati e polizia, al quale non sembra aver mai partecipato. Luca ha una personalità molto carismatica, ed è una persona che riesce a suscitare curiosità e interesse anche se lo si incontra una sera d'estate per bere una birra tra le piazze di Trieste.
Luca è stato costantemente presente nei vari forum e dibattiti, intervenendo con competenza e piena partecipazione, è stato sempre visibile e si è fatto sentire anche quando bisognava fare la voce grossa. Molto probabilmente per questo è stato identificato dalla polizia come un possibile istigatore e ingiustamente trattenuto. Ora si trova in carcere a Copenaghen, in attesa di una sentenza, che in un primo momento doveva tenersi per direttissima il giorno 14, ma che successivamente è stata spostata di un mese. Luca sta bene, è motivato ad andare avanti sostenendo la sua totale innocenza ed estraneità ai fatti di cui è accusato. Ha ricevuto diverse cartoline di auguri e di sostegno, e solo alcuni dei libri che gli sono stati inviati dagli amici e colleghi. Ha riavuto da alcuni giorni i suoi occhiali per poter leggere, e sta scrivendo per poter raccontare realmente come anche nella civile e nordica Danimarca le condizioni e i diritti di un detenuto non vengano rispettati, ma dipendano principalmente dalla guardia carceraria di turno.
Per la cronaca, il vertice si è concluso alcuni giorni fa, e con la mediazione del presidente statiunitense Barack Obama si è riusciti a giungere ad una bozza di accordo tra la due superpotenze USA e Cina per limitare il surriscaldamento globale di al massimo di due gradi entro fine secolo, stanziando trenta miliardi di dollari dal 2010 al 2012 e centro miliardi annui fino al 2020. Penso che, se persone competenti e studiosi alzassero di più la voce per farsi sentire nel rumoroso vociare di disaccordi e scontri politici, probabilmente i termosifoni che surriscaldano il pianeta Terra potrebbero spegnersi quanto prima. Un grosso saluto a Luca e alla prossima.
CARLO GIOCOLI
Appello per l’immediato rilascio del dottor Luca Tornatore - a quelle del mondo scientifico e universitario si stanno in queste ore aggiungendo le sottoscrizioni di decine di cittadine e cittadini:
http://www.petizionionline.it/petizione/per-la-liberazione-di-luca-tornatore/437
giovedì 24 dicembre 2009
Gli scienziati e i popoli
Etichette:
cambiamenti climatici,
eventi,
news,
riflessioni,
scienza e ambiente,
societa' civile
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento